Innesco della pallottola, angolo, distanza di tiro: è questo il rituale accuratamente organizzato che Angelo Brescianini reitera per realizzare le sue opere. Al posto dei pennelli, le pistole, al posto delle pennellate, colpi di fucile: una tecnica che fa delle armi – mezzi nati per l’offesa e la difesa – strumenti che danno vita a oggetti d’arte e che è considerata ormai da molti critici una vera rivoluzione nel panorama artistico del XXI secolo.