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Maurizio Cattelan è l’oste di Silence! The Party

di Giusi Affronti - Novembre 27, 2018

“Non odi tutto questo? Perché sentiamo la necessità di chiacchierare di puttanate per sentirci a nostro agio? È allora che sai di aver trovato qualcuno di davvero speciale: quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace”.
Dei silenzi che mettono a disagio, argomenta una passionale Mia Wallace (alias Uma Thurman) al Jack Rabbit Slim’s, in attesa del suo milkshake alla vaniglia e davanti a un imbarazzato Vincent Vega (alias John Travolta), prima del ballo a piedi nudi che ha fatto la storia del cinema.
Il silenzio è la “polaroid” più distante da quella che racconta una festa. Eppure lo scorso 22 novembre, le ventuno camere del primo piano dello storico Grand Hotel et de Milan hanno ospitato Silence! The Party.

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È l’ultima idea – sviluppata in collaborazione con la Maison di Champagne Dom Pèrignon – dell’artista italiano e oste d’eccezione Maurizio Cattelan che ibrida un gala e un happening, forse su ispirazione della potenza – o potenzialità? – del silenzio. Un party esclusivo, destinato ai socialite dell’arte, della musica e dello spettacolo, che ha messo al bando le parole. Dress code, dunque, il silenzio: la relazione tra gli ospiti è stata filtrata attraverso un taccuino.
Irriverenza e surrealtà hanno stupito nell’allestimento delle lussuose camere: vasche da bagno traboccanti di champagne e ortaggi, letti a baldacchino “tappezzati” di peluches e palloncini, cabine armadio come banchi di una salumeria e sushi “apparecchiato” nei bagni storici. Il silenzio, interrotto qua e là dal tintinnio dei calici e dal rumore dei mastichii, è stato rispettato dai performer che hanno intrattenuto gli ospiti nel corso della serata: un’origamista, un grafologo, una caricaturista, un poeta estemporaneo, una silhouettista, una cartomante e, dulcis in fundo, anche l’astrologo Antonio Capitani.

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