meanwhile

Arte a portata di smartphone

di redazione - Dicembre 11, 2018

È di qualche giorno fa la notizia che Charlotte Prodger, artista classe 1974 che vive e lavora a Glasgow, ha vinto il Turner Prize di quest’anno, il più grande riconoscimento dell’arte britannica.
La Prodger lavora prevalentemente con immagini in movimento, con la scultura, la scrittura e la performance.

Ma il progetto che le è valso l’assegno da 25 mila sterline è BRIDGIT / Stoneymollen Trail: un film di 33 minuti girato interamente con un Iphone che presenta un alternarsi di immagini tratte dalla sua quotidianità, cigni che mangiano tra le rocce, una t-shirt che si asciuga su un radiatore – per esempio – a letture di brani effettuate dalle sue amiche, tratte dai diari che l’artista ha scritto da adolescente queer nella Scozia rurale, passaggi di libri e musica come frammenti di una radio pirata.

“È un’artista che seguiamo da tempo”, ha dichiarato Alex Farquharson, direttore della Tate Britain e presidente della giuria “ma BRIDGIT rappresenta una svolta nell’uso di una tecnologia con cui tutti abbiamo familiarità, per creare qualcosa di profondo”.
È però il parere espresso dall’intera commissione del premio a rivelarci quanto l’opera di Charlotte parli anche di noi: “L’artista si approccia allo smartphone come una protesi, un’estensione del sistema nervoso…corpo e dispositivo diventano estensioni l’uno dell’altro”.
Ed è così, senz’altro così, anche per tutti noi.

Gli smartphone sono protesi, sono filtri attraverso cui guardiamo il mondo e contemporaneamente sono corsie preferenziali che rendono il mondo più prossimo. Anche quello dell’arte.
Dall’8 gennaio, per esempio, la mostra “David Bowie is”, che ha fatto il giro del mondo contando più di due milioni di spettatori, arriva sui seggiolini delle metropolitane o sui nostri divani tramite un’app. Chiunque potrà vederla, in qualunque luogo.
Dal giorno in cui l’immenso Ziggy Stardust avrebbe soffiato 72 candeline, la mitologia del Duca Bianco rivivrà dentro il nostro smartphone, attraverso i concerti, i video musicali e i look che hanno segnato la storia degli Anni Settanta, Ottanta e Novanta.

Ti potrebbe interessare anche

Light Art, Luna Park

Gianni Valentino