La seconda mostra che la galleria Dellupi Arte dedica a Hartung si configura come una piccola antologica con circa quindici significative opere, su tela e su carta. Il progetto segue un percorso cronologico: partendo dai lavori degli anni Cinquanta, dove prevale ancora un linguaggio fortemente segnico, si concentra sugli anni Sessanta e Settanta, quando Hartung sviluppa una nuova gestualità e sperimenta inediti strumenti per grattare, scavare, imprimere la superficie della tela, per completarsi con i dipinti della maturità eseguiti negli anni Ottanta, le sue creazioni più liriche, in cui il gesto è completamente libero di esprimersi.