Un fotografo, sette scrittori e sette attori uniti in un progetto che, nell’impossibilità di essere allestito “in presenza”, si propone di raccontare la fotografia attraverso la parola, scritta e interpretata.
Con l’uso di differenti media – l’immagine, la pagina scritta, il podcast – e linguaggi – quello fotografico, quello letterario e quello teatrale -, l’iniziativa offre al pubblico un’esperienza alternativa alla mostra tradizionale e diventa terreno di incontro tra arti diverse in un momento storico in cui la cultura sembra essere messa al bando.